Ziccardi: Riflessioni

20.08.2015 19:11

PERCHÉ SONO CONVINTO CHE IL “SUPER CONDOMINIO” DI IPPOCAMPO POSSA CONTRIBUIRE A RISOLVERE I QUARANTENNALI PROBLEMI DEL NS. VILLAGGIO.

 

Sono 25 anni che mi ostino a venire ad Ippocampo a passare le mie ferie malgrado la situazione sia critica sia dal punto di vista dei rapporti umani che dal punto di vista ambientale.

Ho invano cercato negli ultimi anni, quale presidente protempore dell’associazione VIALE FANTASIA, di coinvolgere oltre ai soci della mia associazione, anche i residenti estivi di Ippocampo nell’attivare iniziative tendenti a migliorare la insostenibile situazione in cui versava e versa il ns. Villaggio.

Ho inviato raccomandate per i liquami fognari e per la gestione della RSU al sindaco, alla capitaneria di porto, al presidente regionale già dal 2008 in poi, evidenziando caparbiamente la disastrosa situazione ambientale, ho raccolto firme per il miglioramento della raccolta differenziata, ho avuto incontri inconcludenti con i vari soggetti delle amministrazioni comunali che si sono succeduti nelle due passate legislature, ho cercato di ottenere risultati collaborando con tutte le associazioni e i consorzi che si formavano nella realtà Ippocampese  (ivi incluso quello organizzato dal comune, giustamente abortito tra l’indifferenza generale) senza alcun preconcetto, nel tentativo di esporre idee condivisibili o meno ma mai polemiche che ritengo inutili e dannose per la risoluzione dei problemi.

Ho speso buona parte delle mie ferie degli scorsi anni e di quello in corso senza avere incarichi ufficiali ma per puro spirito di collaborazione. Ho inviato per ben 2 volte in comune le previsioni di costi per la sistemazione dell’intero villaggio, che avevano apparentemente suscitato l’interesse del sindaco e del suo vice che mi ha ricevuto in pompa magna. Nulla è però stato fino ad ora fatto dalle ns. diverse controparti, che in passato non sono mai stati collaborativi dimostrando solo arroganza e prepotenza.

Il tutto dipendeva dalla mia incapacità di risolvere i problemi o piuttosto dal fatto che il bacino di utenze che rappresentavo era molto ridotto (solo 31 famiglie)?

Il problema di Ippocampo è dovuto oltre al disinteresse dei più, dovuto forse a pigrizia, anche al fatto che non tutti hanno la stessa percezione dei problemi esistenti. Ci sono categorie di persone, ed è la maggioranza, che non vive problemi di allagamenti e di tracimazione liquami fognari. Essi utilizzano con disinvoltura la fogna, senza problemi, altri ne subiscono le conseguenze paventando addirittura la chiusura del villaggio, quindi le richieste dei residenti nelle zone oggetto di tali inconvenienti dovrebbero suscitare l’ interesse di tutto il villaggio ma evidentemente così non è perchè sfuggono all’attenzione dei più.

L’elezione di Michele Pepe, decisa in una riunione in un locale del lido nell’agosto 2014, in cui tutti i presenti, compreso me, avevano dato parere favorevole alla sua nomina, confermata successivamente in una assemblea dei delegati, in sostituzione del dott. Olivieri, è stata per me oggetto di speranze, perché una persona combattiva e decisionista che parla a nome di tutto il villaggio ha un enorme potere contrattuale nei confronti di terzi.

Egli ha un compito difficilissimo da svolgere e responsabilità anche penali, dovrebbe perciò essere incoraggiato e non ostacolato o costretto a lasciare l’incarico.

Perché viene contestato? Premesso che i suoi oppositori, che vogliono in buona fede, come tutti noi, il bene di Ippocampo, non contestano la sua ferma opposizione all’ amministrazione comunale che per anni si è dimostrata poco propensa all’ascolto e alla soluzione dei problemi che ci affliggono e premesso altresì che anche le posizioni di dissenso potrebbero essere una ricchezza e non un limite, I dissensi più frequenti riguarderebbe

- Il quorum della nomina che secondo alcuni non gli darebbe la piena legittimazione della carica.

- L’essere troppo decisionista quindi poco democratico. L'Amministratore chiedono alcuni, prima di prendere qualsiasi iniziativa, deve chiedere il parere positivo all'assemblea.I

- Il trovarsi in una presunta condizione di illegalità nella ripartizione delle spese.

- La stesura non corretta delle tabelle millesimali.

A tutte queste accuse credo si possa evidenziare che:

  • Sui quorum delle nomine, credo si siano due possibilità Accettazione di una nomina non elettiva impostaci dal tribunale di una persona esterna estranea ai problemi di Ippocampo o convocazione di una assemblea di 2.000 proprietari per rendere legittima la nomina.
  • Il decisionismo può costituire terreno di scontro di possibili contestazioni quindi, a mio avviso dovrebbe essere usato con prudenza ma detto questo a volte è un’arma potente contro l’immobilismo immotivato e poi come risolviamo il problema organizzando una assemblea per ogni iniziativa da intraprendere, interpellando solo i delegati o, come paventano alcuni tutti i 2000 proprietari? Ippocampo è come un paese cosa succederebbe se il sindaco prima di decidere qualcosa fosse costretto a fare non una assemblea di giunta ma una con tutti i cittadini? sarebbe bloccato a vita come lo siamo noi se continuiamo a farci del male da soli.
  • Altro interessante argomento è la corretta ripartizione delle spese, è vero siamo ancora in alto mare è chiaro che i millesimi devono essere ricalcolati ma cominciamo a fare qualcosa nella ns. realtà non è mai esistita una ripartizione equa delle spese e che solo da poco si comincia davvero a parlare di millesimi? Riuniamoci per sentire le soluzioni possibili. Le tabelle ricevute saranno imperfette e contestabili (io stesso ho trovato incongruenze che devono essere corrette) ma rappresentano una base di partenza di cui fino ad oggi nessuno si è mai occupato.

Ci sono poi altri argomenti di contestazione sia verbali che per iscritto nel sito di Ippocampo.

inviti verbali a disertare gli incontri in comune, inviti scritti a disertare le riunioni, vedi quella recente del 13 agosto ove non è stato raggiunto il quorum. La partecipazione, con pochissime deleghe, comunque è stata di tutto rispetto (406 abitazioni su poco meno di 2000) e dovrebbe farci riflettere tutti. E’ purtroppo facile il non raggiungimento del quorum, anche nelle semplici riunioni condominiali spesso si fa fatica a raggiungere il 50% considerando che l’astensionismo fisiologico spesso supera il 40% quindi non è lecito per nessuno attribuirsene il merito (anche a livello nazionale l’astensionismo rappresenta il partito più forte. Essa sarà ripetuta il prossimo anno ove mi auguro che anche le opposizioni possono far sentire la propria voce ed il gruppo direttivo possa accettare gli eventuali suggerimenti per rendere i documenti oggetto di approvazione condivisi e accettati da tutti.

L’amministrazione comunale, nell’ultimo incontro del 7 agosto, ha chiesto a Pepe, la cosa mi ha stupito non poco, se fosse davvero il rappresentante degli interessi degli proprietari di Ippocampo perché aveva ricevuto altre comunicazioni da persone che avevano dichiarato di rappresentare gli stessi interessi. Queste iniziative hanno creato disorientamento (calcolato) nei ns. interlocutori, manifestato chiaramente sia dall’avvocato Ardò che dal vicesindaco Zingariello nella riunione del 7 agosto u.s. e creato anche qualche problema di credibilità sulle richieste avanzate dal super condominio.

Qualcuno ritiene illegittima la elezione di Pepe e quindi altrettanto illegittima la rappresentanza che sarebbe esercitata abusivamente dal supercondominio sui residenti estivi di Ippocampo?

Prescindiamo un attimo dalle presunte illegalità e domandiamoci invece se le iniziative che si stanno mettendo in campo, qui di seguito elencate, siano giuste o sbagliate, accettabili o contestabili nel merito oltre che nel metodo:

a)    Opporsi al comune che litiga (o fa finta di litigare) con ITI da oltre 25 anni senza cavare un ragno dal buco che non pare sia minimamente intenzionato a prendere spontaneamente possesso del villaggio, senza una azione dura, continua ed implacabile da parte di un soggetto forte e rappresentativo. Pretendere dunque, anche attraverso vie legali (vi sono già precise iniziative in merito), che il comune si assuma le proprie responsabilità, iniziando step by step come peraltro suggerito dal vicesindaco nella ultima riunione:

o  Dal depuratore e impianto fognario, sulla base di un atto notarile esistente e che quindi proceda rapidamente a risolvere gli annosi problemi si tracimazione delle fogne. Pepe si è già attivato attraverso ARPA, Capitaneria di porto ed è riuscito ad avere il loro intervento nella verifica delle acque a valle del depuratore.

o  Dalla sistemazione della viabilità, attraverso la presa in carico delle strade su cui stiamo lavorando insieme all’ing Luca Sabino, nella individuazione delle particelle catastali.

o  Dalla istituzione di una seria raccolta differenziata, stiamo approntando un progetto per la corretta dislocazione delle isole ecologiche, con la sostituzione dei cassonetti non a norma e l’implemento di quelle esistenti.

b)   Verificare e seguire l’iter procedurale  del progetto delle barriere a mare, al momento inviato al ministero competente perché, ad appalto delle opere assegnato, è stato bloccato dalla regione Puglia.

c)    Destinare, secondo il volere dall’assemblea, gli eventuali surplus di gestione (che ricordo ai detrattori in passato non ci sono mai stati restituiti) al miglioramento delle parti comuni di Ippocampo di ns. competenza o alla diminuzione della quota annua di spese condominiali.

Ci sono persone che contestano queste scelte? Se la risposta è affermativa cosa propongono? Come ho sempre affermato le opposizioni ad un programma o a parte di esso sono fisiologiche in ogni organizzazione e sono una ricchezza per il miglioramento del programma stesso, a patto che, in uno spirito di collaborazione e non di scontro, si trovino soluzioni alternative o migliorative definite e realizzabili. Quando diventano patologiche sono pericolose ed inconcludenti perché lasciano sempre la situazione impantanata come in passato.

Ritengo fondatamente che ogni dissenso espresso al ns. interno può essere estremamente positivo perché può essere neutralizzato accogliendo, quando possibile, le soluzioni degli oppositori o arrivando ad un compromesso con loro ma se trasferito ai ns. interlocutori esterni può avere un impatto negativo con conseguenze semplici da immaginare.

La azione ferma e decisa di contrasto allo spadroneggiare delle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite negli anni (comune, ITI gestori), potrebbe subire una attenuazione o addirittura una perdita della forza dirompente che uniti siamo in grado di esprimere. Il ns. amministratore, nel panorama di Ippocampo, è, per quanto mi riguarda, la persona più adatta non condivido quindi la sua eventuale sostituzione, auspicata o meno da qualcuno, ma con chi verrebbe sostituito? Non da un professionista esterno che non vive direttamente i problemi del villaggio o peggio potrebbe non avere il coraggio di opporsi con fermezza alle ns. controparti; esiste qualcuno a Ippocampo in grado di metterci la faccia e prendere il suo posto? Si faccia avanti, esponga le sue credenziali ed un programma e si sottoponga al giudizio dell’assemblea.

 La certezza che all’amministrazione comunale convenga appoggiare queste forme di dissidenza è ovvia perché ne ricava vantaggi insperati, la sostituzione di Pepe, che li sta attaccando frontalmente senza timore alcuno, spalleggiato dai propri legali, per loro sarebbe auspicabile, potrebbero avere un avversario più malleabile con cui confrontarsi. Mi chiedo se ci rendiamo conto che situazioni del genere possono rappresentare un cavallo di troia per gli interessi di Ippocampo.

Per tutto quanto sopra, dopo anni ed anni in cui le voci di tutti noi venivano soffocate sul nascere auspico, nell’interesse di tutti, che si concorra, ognuno secondo le proprie competenze (e sono tante anche in coloro che si oppongono), a dare davvero una mano a far crescere il super condominio perché si possa finalmente vivere in un ambiente sereno pulito e normale.

Mi scuso per la lunghezza di queste riflessioni.

Alberto Ziccardi

 

Ndr: Inseriamo integralmente l'articolo inviatoci dall'Ing. Ziccardi anche se contiene alcune oggettive imprecisioni che comunque non tolgono valenza al contenuto dello scritto.  Fra le imprecisioni da noi riscontarte evidenziamo: 

1) la nomina dell'amministratore è di competenza dell'assemblea dei delegati

2) i "surplus di gestione" vanno conguagliati e restituiti/attribuiti ai singoli supercondomini